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con il patrocinio: |
4ª Edizione. 12 - 13 - 14 ottobre 2007. Fiera di Ancona orari di apertura: venerdì, 10.00 - 20.00, sabato, 09.30 - 20.00, domenica, 09.30 - 19.00 |
INGRESSO GRATUITO |
SPETTACOLI:
Venerdì 12 ottobre Auditorium della Fiera, ore 21.00 (ingresso gratuito)
presenta: STORIA DI SABBIA E DI RABBIA Ovvero l'ilarità del viver quotidiano dedicato a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin regia di Javier Cura con Fabio Ambrosini, Gianluca Budini, Chiara Caimmi, Paola Leuci, Guglielmo Perez.
Sabato 13 ottobre Auditorium della Fiera, ore 21.00 (ingresso gratuito)
presenta: POR LA VIDA dedicato alle madri di Plaza de Mayo
di e con
Elena Dragonetti e Raffaella Tagliabue
Domenica 14 ottobre Auditorium della Fiera, ore 21.00 (ingresso gratuito)
TANGO Y PASSION concerto dal vivo
Carlos Adrias Fioramonti - chitarra Guglielmo Caioli - contrabbasso Antonio Ippolito - bandoneón Fabrizo Pieroni - pianoforte Ruben Peloni - voce
Oscar Benavidez - ballerino Laura Francia - ballerina
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ANIMAZIONI:
12 – 14 ottobre, “Piazza dei Popoli” ore 11:15 e ore 17:00 (ingresso gratuito)
presenta: Incursioni, performance e corti teatrali regia di Javier Cura con Fabio Ambrosini, Gianluca Budini, Linda Bufali, Chiara Caimmi, Chiara Coletta, Paola Leuci, Guglielmo Perez.
Attraverso le nostre incursioni vogliamo creare situazioni che rispecchino, portino all’eccesso e rendano manifesto il lato paradossale della realtà che ci circonda. Per farlo abbiamo deciso di puntare su un linguaggio immediato, che colpisca tanto la comprensione razionale quanto quella intuitiva: linguaggio corporeo, quadri viventi, uso inconsueto di oggetti quotidiani recuperati, ecc. Per la creazione delle incursioni abbiamo preso spunto sia dai giochi infantili che dagli scenari di un ipotetico futuro che le circostanze attuali ci spingono ad immaginare. Il nostro obiettivo è far emergere le inquietudini che si insinuano fra le pieghe della quotidianità, negate e nascoste dietro il rassicurante abbraccio del consumismo. Far riaffiorare quelle paure che possono ancora essere stimolo per compiere una scelta morale consapevole e personale. Nelle performance, essenzialmente basate sull’utilizzo dell’improvvisazione teatrale, puntiamo a un grande coinvolgimento del pubblico. Il nostro intento è di mettere in scena una sorta di Agenda 21 locale che, rifacendosi ai metodi del Teatro dell’Oppresso elaborati da Augusto Boal a partire dagli anni ’60, usa il teatro come mezzo di conoscenza e come linguaggio, come mezzo di conoscenza e trasformazione della realtà interiore, relazionale e sociale. E' un teatro che rende attivo il pubblico e serve ai gruppi di "spett-attori" per esplorare, mettere in scena, analizzare e trasformare la realtà che essi stessi vivono. Ha tra le finalità quella di far riscoprire alla gente la propria teatralità, vista come mezzo di conoscenza del reale, e di rendere gli spettatori protagonisti dell’azione scenica, affinché lo siano anche nella vita. Tecnicamente si presenterà una storia inerente una determinata tematica ambientale e/o sociale e si chiederà al pubblico di fornire diverse scelte possibili (scenari) che saranno, al momento, rappresentate dagli attori, dando agli spettatori la possibilità di vivere direttamente le conseguenze delle proprie scelte e di prendere coscienza di come una scelta apparentemente minima possa influenzare il futuro di tutti.
Corti: Istruzioni per l’uso con Paola Leuci e Chiara Coletta. Non esiste una “linea corretta” per i nostri corpi. Non c’è modo di determinare i nostri bisogni “reali”, le nostre “reali” forze e debolezze in una società sessista, come non c’è modo di capire veramente cosa potrebbe essere in realtà la “natura femminile”. Come possiamo “conoscerci” quando le uniche immagini che abbiamo di noi stesse sono immagini create da una società oppressiva? Questo il tema affrontato nel monologo in una rivisitazione grottesca delle “istruzioni” che la donna riceve dalla società per diventare bella e affascinante per l’universo maschile.
Specchi dell’anima con Gianluca Budini. Monologo liberamente tratto dalla penna graffiante di Giorgio Gaber, in cui “l'uomo della strada” viene, attraverso l'esperienza onirica, posto di fronte alla domanda: siamo realmente tolleranti? Una graffiante satira verso coloro che predicano facilmente il rispetto di quei valori che necessitano di una ben altra profondità e trasparenza morale per essere realmente professati.
Gli oggetti con Guglielmo Perez. Un sopravvissuto si interroga su come e quando la civiltà umana sia stata invasa e soppiantata dalla barbara civiltà degli oggetti. Liberamente tratto da un testo di Giorgio Gaber. |
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Eco&Equo è un evento promosso e organizzato dall'Assessorato ai Servizi sociali, Immigrazione e Ambiente della Regione Marche
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