La Campagna delle Nazioni Unite
per gli Obiettivi del Millennio
Il punto di partenza: la dichiarazione del
Millennio
Nel 2000, adottando la Dichiarazione del Millennio, 189
leader mondiali si sono impegnati ad eliminare la povertà
estrema. Lo hanno fatto impegnando i propri governi a
raggiungere 8 Obiettivi concreti entro il 2015: dimezzare la
povertà estrema e la fame; raggiungere l’istruzione primaria
universale, promuovere l’uguaglianza di genere, diminuire la
mortalità infantile, migliorare la salute materna,
combattere l’HIV/AIDS, la malaria e le altre malattie,
assicurare la sostenibilità ambientale, sviluppare un
partenariato globale per lo sviluppo.
Responsabilità per i paesi ricchi e per i
paesi poveri
Si tratta di un patto tra paesi poveri e paesi ricchi.
I paesi poveri
si sono impegnati a:
• promuovere riforme a livello nazionale;
• incanalare gli aiuti per raggiungere gli
Obiettivi di Sviluppo del Millennio;
• migliorare la governance ed eliminare la
corruzione.
I paesi ricchi
si sono impegnati a:
• incrementare l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo
(APS) - sino a portare allo 0,7 la percentuale del prodotto
interno lordo (PIL) destinata all’APS;
• migliorare la qualità degli aiuti, per esempio mettendo al
centro l’Africa Sub-Sahariana;
• investire in servizi sociali di base;
• eliminare distorsioni quali l’aiuto legato che favorisce
le imprese del paese donatore anziché aiutare a far crescere
le strutture locali;
• promuovere la cancellazione del debito;
• adottare regole di scambi commerciali internazionali eque,
fondate su principi di giustizia, affinché il Round di Doha
mantenga le promesse di sviluppo a beneficio dei paesi
poveri.
A che punto siamo
A 7 anni dalla firma della Dichiarazione, non tutti gli
obiettivi intermedi sono stati raggiunti. Ogni anno 10,7
milioni di bambini muoiono prima di compiere 5 anni ed oltre
un miliardo di persone vive in assoluta miseria con meno di
un dollaro al giorno. Al contempo, i negoziati di Doha sul
commercio internazionale sono bloccati e per molti paesi
ricchi l’incremento dell’aiuto pubblico allo sviluppo è
ancora lontano dalla promessa di raggiungere lo 0,7% del
PIL.
Invertire al tendenza
Per invertire la tendenza, e raggiungere gli Obiettivi del
Millennio, serve una rinnovata volontà politica, nello
spirito di partenariato che caratterizza la Dichiarazione
del Millennio dove sia i paesi ricchi che i paesi poveri
assumono responsabilità precise.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di
questo patto tra Sud e Nord del mondo e ricordare ai governi
gli impegni assunti, il Segretario Generale delle Nazioni
Unite Kofi Annan ha lanciato, nel 2002, la
Campagna del Millennio “No excuse 2015”.
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GLI OTTO OBIETTIVI DEL MILLENNIO
1. ELIMINARE LA POVERTÀ ESTREMA E LA FAME
Il
traguardo:
dimezzare, entro il 2015, la percentuale di persone che
vivono con meno di un dollaro al giorno e di persone che
soffrono la fame.
2. RAGGIUNGERE
L'ISTRUZIONE PRIMARIA UNIVERSALE
Il traguardo:
assicurare, entro il 2015, che in ogni luogo i bambini e le
bambine siano in grado di portare a termine un ciclo
completo di istruzione primaria.
3.
PROMUOVERE L’UGUAGLIANZA DI GENERE E L’EMPOWERMENT DELLE
DONNE
Il
traguardo:
eliminare la disuguaglianza di
genere nell’istruzione primaria e secondaria preferibilmente
entro il 2005 e a tutti i livelli di istruzione entro il
2015.
4.
DIMINUIRE LA MORTALITÀ INFANTILE
Il
traguardo:
ridurre di due terzi, entro il 2015, il tasso di mortalità
infantile al di sotto dei cinque anni d’età.
5.
MIGLIORARE LA SALUTE MATERNA
Il
traguardo:
ridurre di tre quarti, entro il 2015, il tasso di mortalità
materna.
6.
COMBATTERE L’HIV/AIDS, LA MALARIA E LE ALTRE MALATTIE
Il
traguardo:
arrestare, entro il 2015, e
invertire la tendenza alla diffusione dell’HIV/AIDS, della
malaria e di altre malattie, quali la tubercolosi.
7.
ASSICURARE LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Il
traguardo:
integrare i principi di sviluppo sostenibile nelle politiche
e nei programmi dei paesi, arrestare la perdita delle
risorse ambientali, dimezzare il numero di persone che non
hanno accesso all’acqua potabile.
8.
SVILUPPARE UN PARTENARIATO GLOBALE PER LO SVILUPPO
I 189 stati membri delle Nazioni Unite che nel 2000 hanno
sottoscritto la Dichiarazione del Millennio si sono
impegnati a costruire un partenariato per lo sviluppo,
attraverso politiche e azioni concrete volte ad eliminare la
povertà: la cooperazione allo sviluppo, un commercio
internazionale che risponda ai bisogni dei paesi poveri, la
riduzione e la cancellazione del debito dei paesi più
poveri, il trasferimento di tecnologie.
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