La rivista Latinoamerica è nata nel 1979 nei locali dell'ANPI, l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, da un'idea di Bruna Gobbi ed Enzo Santarelli.
Prima con il nome di Cubana poi con quello di Latinoamericana, la rivista in Italia è stata un punto di riferimento per accademici e studiosi del Sud America per oltre venti anni.
Nel novembre del 2000, sotto espressa richiesta della fondatrice, la rivista vede il passaggio del testimone a Gianni Minà, che ne cambia il nome in Latinoamerica e tutti i Sud del Mondo, ne diventa editore (G.M.E. Produzioni) e direttore editoriale.
Minà raccoglie la sfida mantenendo il taglio storico e sociologico ma valorizzando maggiormente l'attualità e la cronaca, non solo dell'America Latina ma di tutti i paesi a Sud del mondo occidentale e avvalendosi della collaborazione di illustri scrittori e testimoni del nostro tempo, come Luis Sepulveda, Rigoberta Menchù, Eduardo Galeano, Paco Ignacio Taibo II, Frei Betto, Daniel Chavarria, Roberto Retamar, Manuel Vasquez Montalban, Alex Zanotelli.
Il progetto che Latinoamerica e tutti i Sud del mondo persegue è dare voce all'informazione negata creando cosė l'esigenza di non chiudersi nel proprio piccolo mondo privilegiato ed aprirsi ai problemi e alle speranze di quella fetta di umanità, la maggior parte, che non vive nelle nazioni in questo momento privilegiate dall'economia globalizzata.
Latinoamerica e tutti i Sud del mondo è una rivista trimestrale, distribuita nelle librerie del circuito Feltrinelli e nelle librerie indipendenti. La mappa distributiva è disponibile sul sito ufficiale della rivista www.giannimina-latinoamerica.it. Sul sito sono disponibili gli estratti degli articoli del numero in corso e l'archivio dei numeri arretrati. Dal sito è anche possibile iscriversi alla newsletter per ricevere informazioni e notizie da tutto il mondo.
"IN VIAGGIO CON CHE GUEVARA" di Gianni Minà
Per la collana "I grandi documentari di Gianni Minà", nel 2004 la G.M.E.Produzioni, in collaborazione con la Surf Film, edita il film-documentario "In viaggio con Che Guevara", progetto sulla vita del giovane Che Guevara da anni perseguito da Gianni Minà.
Presentato al Festival di Berlino e al Festival di Cannes, "In viaggio con Che Guevara" ha riscosso grande successo di critica e pubblico ed il 7 settembre è stato vincitore della sezione documentari al Festival di Montreal.
Nel 1952 Ernesto Guevara, allora studente di medicina, scrisse un diario del viaggio intrapreso con l'amico Alberto Granado, biologo. Un incredibile e rocambolesco viaggio durato sei mesi alla scoperta del continente latinoamericano. Viaggio che, in modi diversi, avrebbe segnato le vite e le future scelte di entrambi. Nel 2002 Walter Salles ha deciso di filmare questa storia. Il risultato è stato "I diari della motocicletta", prodotto da Robert Redford in collaborazione con Channel 4, del quale Gianni Minà è stato supervisore artistico. È durante questa collaborazione che Minà ha lavorato al documentario invitando l'ormai 82enne Alberto Granado a seguire la lavorazione del film ripercorrendo dopo circa cinquanta anni il cammino che lui ed il Che avevano fatto in sella alla loro moto, la "poderosa", ricordando gli eventi e le persone che incontrarono nel loro incredibile viaggio.
Scheda documentario
Regia Gianni Minà
Sceneggiatura Gianni Minà
Fotografia Roberto Girometti
Montaggio Domenico Ciaprini
Produttore Loredana Macchietti, Massimo Vigliar
Produzione G.M.E. Produzioni, Surf Film
Durata 110' - digi beta - colore
"UN GITANO SEDENTARIO" di Alberto Granado
L'amicizia che ha legato sin da ragazzini Alberto Granado ed Ernesto Che Guevara, la straordinaria esperienza dell'indimenticabile viaggio intrapreso dai due giovani alla scoperta del continente latinoamericano, unita ad una altrettanto intensa esistenza da adulto, è stata trasposta da Alberto Granado nella biografia-diario "Un gitano sedentario", pubblicata nel maggio del 2004 per la collana Continente desaparecido, edita dalla Sperling & Kupfer e diretta da Gianni Minà, che prende il titolo dall'affettuoso soprannome con cui il Che amava difinire il suo amico.
L'incredibile esperienza di vita del biologo argentino, prima trasferitosi in Venezuela, e poi nella Cuba del dopo rivoluzione, dove vive ormai da circa quarant'anni con la moglie ed i figli, si racconta in un libro che è stato accolto da un eclatante successo di pubblico e critica e, in pochi mesi, è già giunto alla sesta ristampa per un totale di 26.000 copie vendute.
Merito di una tale successo, oltre alla mirabolante testimonianza di vita, la straordinaria personalità di Granado, capace di catalizzare l'attenzione anche ai Festival cinematografici di Berlino e Cannes, nelle occasioni delle presentazioni del film "I diari della motocicletta" e del documentario "In viaggio con Che Guevara".
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