Con Eco&Equo, la Regione Marche, su iniziativa dell’Assessorato all’Ambiente, ha voluto dare l’opportunità di farsi conoscere a tutti quei soggetti che nei rispettivi settori di attività si propongono in modo alternativo rispetto alle logiche tradizionali e dominanti che tendono ad operare nel rispetto di considerazioni prettamente economiche. Ad Ancona, dal 20 al 23 novembre, presso il quartiere fieristico, avremo quindi la possibilità di incontrare nuovi soggetti che svolgono la loro attività mettendo sullo stesso piano convenienza economica, rispetto ambientale e rispetto dei diritti degli individui. Oltre a queste realtà Eco&Equo ospiterà anche una rassegna delle attività legate alla tradizione e alla cultura del territorio, attività ampiamente valorizzate dalla Regione Marche nell’ambito di una politica di qualità dei prodotti tipici in termini di genuinità e tracciabilità del prodotto.
Eco&Equo si propone come un nuovo appuntamento di rilievo nazionale e internazionale per tutte le realtà locali, anche lontane geograficamente, ma accomunate dallo stesso comune denominatore: la ricerca di forme di sviluppo sostenibile per il proprio territorio e per le persone che ne traggono il sostentamento. A conferma dello spessore internazionale dell’evento, testimonial d’eccezione di Eco&Equo sarà la scienziata indiana Vandana Shiva, presente come rappresentante della Reserach Foundation for Science, Technology and Ecology (RFSTE) e l’associazione Navdanya. Voglio sottolineare che la scienziata interverrà anche al convegno organizzato per sabato 22 novembre sul tema "Scambi insostenibili. Il commercio internazionale visto dal sud".
La rilevanza e l’interesse per Eco&Equo è dimostrato anche dalle molteplici adesioni pervenute all’iniziativa e dagli altri nomi dei partecipanti al ricco programma di convegni e workshop. All’inaugurazione dell’evento parteciperà, tra gli altri, Fulco Pratesi, Presidente del WWF. Hanno confermato inoltre la partecipazione anche Juan Mario Martínez Suárez, Direttore Generale dell’Agenzia dell’Ambiente di Cuba e Rubén Pino Martínez, Responsabile dell’Ufficio culturale, scientifico-tecnico, educativo dell’Ambasciata di Cuba in Italia. La visita di quest’ultimo è giustificata anche dalla presentazione uffi ciale in anteprima mondiale della mostra su La Ciénaga de Zapata, dichiarata Riserva della biosfera dall’UNESCO, della relativa pubblicazione descrittiva della riserva, sia in edizione spagnola che in edizione italiana. Il Ministero della Scienza, Tecnologia e Ambiente (CITMA) sarà presente anche con un proprio stand.
Altri nomi che voglio ricordare sono Antonio Tricarico, responsabile della Campagna per la
riforma della Banca Mondiale, e Giorgio Dal Fiume, Presidente del consorzio CTM Altromercato,
che interverranno con Vandana Shiva nello stesso convegno, Andrea Lolli, Presidente nazionale
Federgasacqua e Emilio Molinari, Vicepresidente del Comitato italiano per un contratto
mondiale sull’acqua, che interverranno in un altro interessante convegno che si terrà
giovedì 20 novembre sul tema "L’acqua, un bene essenziale. Proposte per una gestione ottimale
delle risorse idriche".
Arricchiscono poi il programma convegnistico, tra gli altri: un appuntamento dedicato al sistema
INFEA – Informazione, Formazione, Educazione Ambientale – della Regione Marche; un convegno sul tema
"Un mondo senza petrolio è possibile?"; due workshop, sull’agricoltura biologica il primo
e sugli organismi geneticamente modificati il secondo.
Per quanto riguarda gli espositori, ad Eco&Equo troveremo organizzazioni che si occupano di cooperazione allo sviluppo, di turismo responsabile, di certificazione ambientale ed etica, di aziende socialmente e ambientalmente responsabili, parchi e riserve naturali, aree protette e aziende di produzioni tipiche. Segnaliamo inoltre la presenza dello stand della Scuola EMAS, il primo esempio a livello europeo di scuola per Consulenti e Revisori Ambientali EMAS. Il progetto, partito nel 2002 su iniziativa della Camera di Commercio di Ancona, ha lo scopo di formare esperti in certificazione ambientale EMAS, in linea con quanto previsto dal Regolamento europeo che, al fine di coinvolgere maggiormente le piccole e medie imprese verso la certificazione, prevede la formazione di figure professionali specifiche con scuole ubicate sul territorio dove poi andranno ad operare per meglio cogliere le specificità delle realtà locali.
Voglio infine esprimere un ringraziamento a tutte le associazioni e le organizzazioni che hanno deciso di accompagnare Eco&Equo con adesioni attive, a testimonianza della fiducia nella validità dell’iniziativa e nei suoi principi ispiratori.
Vandana Shiva promotrice dell’ecologia sociale
Nata nel 1952 a Dehra Dun, nell’India nel nord, da una famiglia progressista innamorata delle foreste e della natura, Vandana Shiva dirige, oggi, il Centro per la Scienza, Tecnologia Politica e delle Risorse Naturali del suo paese natale. Ha studiato nelle università inglesi e americane laureandosi in fi sica quantistica ed economia, ma la decisione di passare all’ecologia risale a più tardi, quando, rientrata a casa, vide l’Himalaya trasformata da montagna verde e ricca di acqua e benessere a un’area di povertà e miseria, materialmente e non solo, a causa della costruzione di una grande diga. Nel 1982 fonda così il Centro, un istituto indipendente di ricerca che si occupa, in collaborazione con le comunità locali e i movimenti sociali, di affrontare i più importanti problemi di questi tempi legati all’ecologia sociale. Nel 1991 la scienziata dà vita anche a "Navdanya", un movimento nazionale per la protezione della diversità e dell’integrità delle risorse naturali, in particolare delle piante e delle coltivazioni autoctone. Con i suoi numerosi saggi su biodiversità e biotecnologia e i suoi libri "The Violence of Green Revolution", "Monocultures of the Mind" e "Staying Alive: Women, Ecology and Survival", la Shiva denuncia le conseguenze disastrose portate dal progresso in questo millennio e dà un contributo fondamentale nel cambiare le pratiche e i paradigmi dell’agricoltura e dell’alimentazione. Nel 1993 la scienziata è stata premiata per il suo impegno in questo campo con il "Right livehood award". Gli ultimi lavori sono veri attacchi allo sviluppo senza controllo e sono "Ecofeminism", "Biopirateria: il saccheggio della natura e dei saperi locali" e, nel 2001, "Vacche sacre e mucche pazze. Il furto delle riserve alimentari globali".